Il tiro Zen (1) La ritmicità del gesto

E' ormai da un mese che sono passato al tiro con l' arco con il Longbow a tempo pieno. Ho abbandonato mirino, stabilizzazione, frecce in carbonio etc.. per avvicinarmi ad un tiro più arcaico e naturale. Ho sentito la necessità di stabilire un legame ancora più stretto con il bersaglio e sempre più vicino alla pratica Zen. Coltivando con più decisione la ricerca del sé. E' per questo che ho cercato di eliminare tutti gli "aiuti" tecnologici che potevano distrarmi dal raggiungimento del mio obiettivo. L' arco che utilizzo è quello che vedete nella fotografia. Non si tratta di un arco da Kyudo ed il tiro praticabile è più leagato alla caccia ma io trovo che rispecchi in ogni caso l' aspetto Zen che ho sempre considerato più vicino alla pratica ed alla quotidianità che alla teoria delle cose. Eliminato il mirino ed il clicker, due elementi fondamentali nel tiro olimpico per ottenere un tiro costante; rimangono il cuore e la mente. Una delle prime ricerche da effettuare riguarda la ritmicità del gesto. La ricerca della costanza sia nella lunghezza dell' allungo in ancoraggio che nella sua durata passa attraverso la ritmicità del gesto. Una delle frasi che il maestro di Kyudo Onuma Sensei ripeteva ai suoi allievi era "Tenete il vostro corpo perfettamente diritto ed allineato per tutto il tempo, ma mantenete un'apparenza rotonda" e spiega ottimamente la prima lezione che mi accingo ad affrontare.

E' possibile rispettare il contenuto di questa frase apparentemente contraddittoria compiendo un gesto ritmicamente omogeneo in posizione di Tiro. In quel preciso istante l' occhio del maestro non dovrà percepire alcuno sforzo nell' allievo che sebbene si trovi con le ossa dritte ed allineate manifesta la sua rotondità compiendo l'azione necessaria a tendere l'arco senza fatica e nella massima concentrazione.

Sono felice perchè, mi ero smarrito ma "la via" si è mostrata ancora una volta chiara davanti a me.

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