tag:blogger.com,1999:blog-62687830381961146282024-03-13T09:17:21.416-07:00INFLUENZA SPIRITUALE" INTRAPRENDILO NON PER IMPARARE A FARLO E, SUCCESSIVAMENTE PER ECCELLERVI, MA, PIUTTOSTO, PER RICEVERE DA ESSO UN' INFLUENZA SPIRITUALE PER MEZZO DELLO SVILUPPO DEL CARATTERE E DELL' AUTO CONTROLLO" (L'arte del Tiro con l'arco) Unknownnoreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-5975794025076863082013-09-14T10:45:00.000-07:002019-05-17T02:06:00.976-07:00Batterie Macbook Pro<div style="text-align: justify;">
La usura delle batterie per i computer
portabili Macbook si fa ciclicamente. Questo non significa che, dopo aver
superato il numero massimo di ricariche, la batteria non funzionerà più. Questo
significa solo che una volta superato il numero massimo di ricariche, la vita
del portatile senza essere collegato alla corrente diminuirà gradualmente fino
a la usura completa della batteria. </div>
<div style="text-align: justify;">
Conoscere il numero massimo di ricariche de
la tua batteria può aiutare a approssimare il momento quando devi sostituirla. Per
chi vuole una performance consistente del suo MacBook è indicato la
sostituzione piu subito possibile dopo aver superato il numero massimo di ricariche. </div>
<div style="text-align: justify;">
Un ciclo di ricarica significa
utilizzare tutta l'energia immagazzinata nella batteria, ma non significa
necessariamente una singola carica. Ad esempio, è possibile utilizzare solo la
metà dell'energia dalla batteria prima di rimetterlo in ricarica. Ciò non
significa che sia stato un ciclo di ricarica.
Il ciclo di ricarica varia secondo il
modello di computer portatile in uso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per conoscere il numero di cicli devi
identificare il modello di Macbook che usi.
Nella tabella sottostante poteti
trovare il<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6268783038196114628" name="_GoBack"></a> numero di cicli di ricarico per alcuni modelli
Apple. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table>
<tbody>
<tr>
<td><b>Computer</b>
</td>
<td><b>Numero massimo di ricaricha</b>
</td>
</tr>
<tr>
<td><b>Batterie MacBook</b>
</td>
</tr>
<tr>
<td>MacBook di 2009
fino a 2010
</td>
<td>1000
</td>
</tr>
<tr>
<td>MacBook (13 pollici in alluminio, fine 2008)
</td>
<td>500
</td>
</tr>
<tr>
<td>Per gli altri modelli di MacBook
</td>
<td>300
</td>
</tr>
<tr>
<td><a href="http://www.easybatteries.it/batterie-computer-MAC-serie-macbook%20pro.htm" target="_blank"><b>Batterie MacBook Pro </b></a>
</td>
</tr>
<tr>
<td>Per i modelli di MacBook Pro da 2009 fino a oggi
</td>
<td>1000
</td>
</tr>
<tr>
<td>MacBook Pro (15-inch fine 2008)
</td>
<td>500
</td>
</tr>
<tr>
<td>Per gli altri modelli di MacBook Pro, e per quelli con schermo
di 17 pollici
</td>
<td>300
</td>
</tr>
<tr>
<td><b>MacBook Air</b>
</td>
</tr>
<tr>
<td>Modelli di MacBook Air a partire dal 2009 fino a oggi
</td>
<td>1000
</td>
</tr>
<tr>
<td>MacBook Air (Metà 2009)
</td>
<td>500
</td>
</tr>
<tr>
<td>MacBook Air (Fine 2008) e MacBook Air
</td>
<td>300
</td>
</tr>
<tr>
<td><b>PowerBook</b>
</td>
</tr>
<tr>
<td>PowerBook G4 di 12 pollici, 15 pollici, e 14 pollici
</td>
<td>300
</td>
</tr>
<tr>
<td><b>iBook</b>
</td>
</tr>
<tr>
<td>Per tutti i modelli G4 di 12 pollici e 14 pollici
</td>
<td>300
</td>
</tr>
</tbody></table>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-77232826259301607302013-09-13T01:42:00.001-07:002013-09-13T01:42:36.008-07:00Incontri donne e gli uomini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/--ioTlDfj3Fk/UjLP8UVKUEI/AAAAAAAAJB8/WJqukqssvyY/s1600/1-cos-e-amore.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://4.bp.blogspot.com/--ioTlDfj3Fk/UjLP8UVKUEI/AAAAAAAAJB8/WJqukqssvyY/s200/1-cos-e-amore.jpg" width="200" /></a></div>
Un sito di relazioni d'amore.Contiene una rubrica di matrimoniali, <a href="http://incontridonne24.it/">Incontri</a> una rete di socializzare,un forum con consigli utili su relazioni di amore, amicizia,matrimonio,sesso,per donne e uomini.Non hai ancora fidanzata? Siete alla ricerca di un compagno di vita o di un rapporto discreto? Solo qui si può trovare la vostra anima gemella da tutta Italia.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-54617607983095173242013-01-27T10:42:00.000-08:002019-05-17T02:05:38.472-07:00Devi capire gli anni 70<div style="text-align: justify;">
Stasera ho finito di leggere il libro di Benedetta Tobagi “Come mi
batte forte il tuo cuore”. Non so perché l’ho comprato, ma è stata quasi
una necessità, soprattutto quando sulla quarta di copertina ho letto
l’età di Benedetta: è nata nel 77, come me. E soli dopo 3 anni dopo è
stata privata dell’affetto di suo padre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi aspettavo un libro denso di emozioni, di pancia, e invece ho
scoperto un libro denso di ragionamenti, di analisi, di storia. E’ stato
un libro che mi ha fatto pensare, che mi ha permesso di capire un
periodo che non si trova nei libri di storia, ancora, ma che è difficile
capire dalle parole dei propri genitori.</div>
<div style="text-align: justify;">
E’ un libro che mi ha fatto stringere il cuore. Perché ogni
ragionamento, ogni cronaca, ogni virgola di questo libro trasuda
dell’amore di Benedetta per un padre che non è riuscita a conoscere se
non attraverso l’indagine storica che in questo libro ci presenta. E’ un
libro tra le cui righe questo amore resta evidente, quasi nascosto, per
poi liberarsi solo in una commovente lettera nelle ultime pagine.</div>
<div style="text-align: justify;">
E’ il libro di una storica e di una figlia. E questi due lati si
tengono insieme, incollati dalla prima all’ultima pagina, dando una
grande lezione di come si fa analisi storica e di cosa sia l’amore e
l’ammirazione di una figlia verso il proprio padre.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-23123222354982112432013-01-26T10:49:00.001-08:002013-01-26T10:50:18.041-08:00Dance to carry on<div style="text-align: justify;">
Io non ci volevo entrare in questa cosa della <a href="http://www.news.com.au/heraldsun/story/0,21985,22556281-661,00.html" rel="nofollow" target="_blank">ballerina</a>. Ci ero quasi riuscito, finche’ non ci sono capitato proprio addosso. E per me allora era chiaro che girava in senso in senso antiorario. No problem. Antiorario. Si’ era cosi’.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi oggi ne parlano a <a href="http://condor.blog.rai.it/2007/10/19/in-diretta-da-corso-sempione-condor-20-16/" rel="nofollow" target="_blank">Condor</a>. Vado a riguardare la pagina che avevo visto stamattina e gira in senso orario. Quindi ci sono due possibilita’:</div>
<div style="text-align: justify;">
1) la ballerina si era rotta di girare in un verso e ha iniziato ad andare nell’altro senso</div>
<div style="text-align: justify;">
2) io ho seri problemi mentali</div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre cerco di capire come gira la ballerina e il mondo, ecco a voi:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-qrVjK66Xzds/UQQlIgUh-pI/AAAAAAAAAGM/GOYSG98cmYY/s1600/0,,5693171,00.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-qrVjK66Xzds/UQQlIgUh-pI/AAAAAAAAAGM/GOYSG98cmYY/s1600/0,,5693171,00.gif" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-53373510044239434772013-01-26T10:42:00.005-08:002013-01-26T10:50:41.776-08:00Il jazz fa schifo<div class="main" style="text-align: justify;">
<div class="snap_preview" style="text-align: justify;">
C’è un parco a Roma. A Roma i parchi si chiamano ville. La villa che sta vicino alla casa dove sono cresciuta si chiama <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Celimontana" rel="nofollow" target="_blank">Villa Celimontana</a>.
La conoscono bene quelli che si sposano da quelle parti (ché è sempre
pieno di spose a farsi le fotografie) e quelli che andavano a sbavare
per le ragazzine di “Non è la Rai” (ché lì dietro ci sono gli studi di
canale 5). Per quanto riguarda me, è il posto dove da bambino mi portava
mio nonno a giocare, è il posto dove mi sono andato a divertire con gli
amici a giocare a pallone ed è il posto sui cui prati ho preparato
l’esame di maturità. Per un altro po’ di gente di Roma è il posto dove
nelle ultimi estati si svolgeva un bel festival di musica jazz. Bello,
molto bello. Ci sono andato parecchie volte anche io, specie nelle prime
edizioni. Poi, negli ultimi anni, sembrava più un ristorante all’aperto
con annesso pianobar che altro. Più rumore di forchette che scale
blues. Più fighetteria che gente appassionata di musica. Insomma, negli
ultimi anni mi piaceva un po’ di meno. Ma sai, quando uno invecchia
inacidisce e poi “il primo disco era sempre il migliore”.<br />
Villa Celimontana è <a href="http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_gennaio_14/celimontana-hangar-nuove-polemiche-1602290302188.shtml" rel="nofollow" target="_blank">tornata sui giornali</a>
in questi giorni. Io da qualche tempo non abito più lì vicino ma a quei
prati ci sono davvero tanto affezionato. Insomma, dicevo che è tornata
sui giornali perché questo inverno ci hanno costruito un capannone lì
dove d’estate c’erano gli spazi del festival jazz. Ora leggo che questo
capannone dopo un sacco di richieste verrà tolto. In compenso, il
festival del jazz diverrà una roba permanente, e costerà un po’ di
spazio verde. Seicento metri quadrati. Mica tanta roba, in fondo, ma
abbastanza da darmi fastidio. Perché a occhio (potrei sbagliarmi, ma
anche no) quello spazio sarà sacrificato più che per una festa della
musica, per una festa dei commercianti, degli agitatori di forchette. Mi
innervosisce il fatto che, a quanto ho capito (ma spero di sbagliarmi)
questo spazio verrà “regalato” all’attuale gestore del festival del
jazz, che è anche il padrone di uno dei locali dove si ascolta musica a
Roma, che è anche notoriamente vicino ad ambienti della destra romana.
Sono infastidito, perché mi pare che anziché aumentare gli spazi verdi
si stia facendo di tutto per demolire quelli che già esistono, compreso
il giardinetto di via Claudia, ormai abbandonato a sé stesso. Mi
innervosisce tutto questo perché non vorrei che un giorno villa
Celimontana facesse la fine del bosco di Gioia.<br />
Insomma, vorrei che i bambini giocassero ancora sotto quei pini, che
ci fosse ancora qualcuno infrattato a pomiciare nei viottoli meno
battuti e un po’ di ragazzi a cazzeggiare sulla quella discesona di
prato. Ché in fondo, a volte, perfino gli accordi stonati di una
“Canzone del sole” possono suonare molto meglio di un Cole Porter.</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-80616736768586561682012-11-24T08:34:00.001-08:002012-11-24T08:34:17.513-08:00 Il tiro Zen (1) La ritmicità del gesto <a href="http://2.bp.blogspot.com/-kRH8iIv8GF4/TcWuO5x_JtI/AAAAAAAAAbM/SNauB0eJHn0/s400/Fox+Custom.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-kRH8iIv8GF4/TcWuO5x_JtI/AAAAAAAAAbM/SNauB0eJHn0/s400/Fox+Custom.jpg" width="100" /></a>E' ormai da un mese che sono passato al tiro con l' arco con il Longbow a tempo pieno. Ho abbandonato mirino, stabilizzazione, frecce in carbonio etc.. per avvicinarmi ad un tiro più arcaico e naturale. Ho sentito la necessità di stabilire un legame ancora più stretto con il bersaglio e sempre più vicino alla pratica Zen. Coltivando con più decisione la ricerca del sé. E' per questo che ho cercato di eliminare tutti gli "aiuti" tecnologici che potevano distrarmi dal raggiungimento del mio obiettivo. L' arco che utilizzo è quello che vedete nella fotografia. Non si tratta di un arco da Kyudo ed il tiro praticabile è più leagato alla caccia ma io trovo che rispecchi in ogni caso l' aspetto Zen che ho sempre considerato più vicino alla pratica ed alla quotidianità che alla teoria delle cose. Eliminato il mirino ed il clicker, due elementi fondamentali nel tiro olimpico per ottenere un tiro costante; rimangono il cuore e la mente. Una delle prime ricerche da effettuare riguarda la ritmicità del gesto. La ricerca della costanza sia nella lunghezza dell' allungo in ancoraggio che nella sua durata passa attraverso la ritmicità del gesto. Una delle frasi che il maestro di Kyudo Onuma Sensei ripeteva ai suoi allievi era "Tenete il vostro corpo perfettamente diritto ed allineato per tutto il tempo, ma mantenete un'apparenza rotonda" e spiega ottimamente la prima lezione che mi accingo ad affrontare.<br /><br />E' possibile rispettare il contenuto di questa frase apparentemente contraddittoria compiendo un gesto ritmicamente omogeneo in posizione di Tiro. In quel preciso istante l' occhio del maestro non dovrà percepire alcuno sforzo nell' allievo che sebbene si trovi con le ossa dritte ed allineate manifesta la sua rotondità compiendo l'azione necessaria a tendere l'arco senza fatica e nella massima concentrazione.<br /><br />Sono felice perchè, mi ero smarrito ma "la via" si è mostrata ancora una volta chiara davanti a me.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-67983180133277334982012-11-24T08:32:00.004-08:002012-11-24T08:32:40.646-08:00 L' incontro della coscienza con l' inconscio <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-a3xFRF4XTAQ/Tah9ha-hfDI/AAAAAAAAAbE/8us9_988V14/s400/Kyudo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://1.bp.blogspot.com/-a3xFRF4XTAQ/Tah9ha-hfDI/AAAAAAAAAbE/8us9_988V14/s320/Kyudo.jpg" width="320" /></a></div>
Questo argomento riguarda una domanda molto difficile da comprendere senza la pratica e riguarda lo scopo stesso del Tiro con l'arco che non è circoscrivibile al raggiungimento di un risultato numerico. Dopo le prime lezioni di ABC l' arciere affinerà la sua Tecnica che cercherà di esercitare per quanto più tempo possibile. E' questa la fase più delicata nella quale si registra il maggior numero di abbandoni. L' Arciere non riesce a comprendere il fine ultimo che è la ricerca della verità. La pratica Zen attraverso il Tiro con l'arco permette alla nostra coscienza di entrare in contatto in armonia con il nostro inconscio. Perchè questo avvenga l' arciere deve apprendere la Tecnica per poi dimenticarsene. Non è vero che il Tiro con l'arco riguarda esclusivamente la sfera spirituale della persona. Prima di arrivare alla spiritualità dobbiamo affidarci alla Tecnica salire sui suoi gradini come fosse una scala e giungere all' inconscio. Quello che stiamo apprendendo dovrà diventare un' "arte inappresa". Il nostro miglior tiro sarà quello guidato dal nostro inconscio. Così come quando guidiamo l' auto e ci troviamo a fare i movimenti giusti nel momento giusto "senza pensare" così l'arciere un giorno si troverà davanti al suo bersaglio senza vederlo in contrapposizione a se stesso scorgendo in esso se stesso.Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-3706303243280914632012-11-24T08:31:00.003-08:002012-11-24T08:31:47.853-08:00 La ricerca.... <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-7HahhOlk010/TZeO7ln53SI/AAAAAAAAAa8/YZbrlni10i0/s320/kyudo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="252" src="http://1.bp.blogspot.com/-7HahhOlk010/TZeO7ln53SI/AAAAAAAAAa8/YZbrlni10i0/s320/kyudo.jpg" width="320" /></a></div>
Questa mattina sono andato sulla collina sopra casa mia a fare due tiri con il mio longbow. Ho<br /><br />cercato di assaporare il piacere misto allo smarrimento che si prova nel praticare il tiro istintivo. Per chi proviene dal tiro olimpico non è semplice tirare senza l'ausilio di strumenti, quali il mirino la stabilizzazione etc...<br /><br />Le prime volèe sono servite a prendere confidenza con l' ambiente e lo strumento. Una volta che ho metabolizzato la distanza, ho continuto a tirare, in attesa di sentire "qualcosa" che mi legasse al bersaglio. Ho quindi portato la mia attenzione sul respiro, ovvero lo specchio dell' anima. Ho cercato di rispettare i tempi e la quantità di aria immagazzinata. Successivamente Ho guardato con concentrazione il centro del bersaglio per amentare la mia focalizzazione, sfortunatamente non ho visto il mio sè ed è per questo che domani tornerò a cercarlo.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6268783038196114628.post-61643908005225750612012-11-24T08:30:00.002-08:002012-11-24T08:30:33.521-08:00 Energia NucleareIn questi momenti è fin troppo facile trovare argomentazioni contro il nucleare. I problemi da risolvere per utilizzare questo tipo di energia sono innumerevoli. Dove stoccare le scorie, dove costruire le centrali, il pericolo derivante dagli eventi naturali imprevedibili, attacchi terroristici etc...<br /><br />Eppure c'è chi riesce ad affermare che si tratta di energia pulita e sicura. Nel 1987 gli Italiani si sono già espressi in merito al nucleare e la risposta è stata inequivocabile.<br />Io spero che tra qualche anno si possa guardare a questi anni di crisi economica ed energetica con uno sguardo più sereno ed attento; forti di una scelta che ha tutelato l' ambiente ed il futuro delle nuove generazioni. Il futuro è dato dall' energia rinnovabile, solo ritrovando un giusto compromesso tra l'esigenza dell' uomo di energia e il rapporto con la natura riusciremo a risolvere i nostri problemi. Tutti le altre sono soluzioni temporanee....e potenzialmente pericolose. Chi sarebbe felice di vivere accanto a qualcosa di potenzialmente pericoloso? Unknownnoreply@blogger.com0